
”E’ la prima terapia approvata per un’ampia fetta di pazienti con distrofia di Duchenne. Speriamo che ne possano beneficiare in tanti”, commenta Billy Dunn, dell’Fda. Il medicinale, in compresse e sospensione orale, funziona riducendo l’infiammazione e l’attività del sistema immunitario. La distrofia di Duchenne è una malattia genetica rara, la più comune forma di distrofia muscolare, e porta al progressivo deterioramento dei muscoli. Colpisce soprattutto i maschi, uno su 3.600 nel mondo. I corticosteroidi sono usati comunemente per trattare la distrofia di Duchenne nel mondo, ma questo è il primo approvato dall’Fda per trattare questa malattia.
In Italia, insieme al prednisone e prednisolone, il deflazacort è stato da poco inserito nella lista dei farmaci distribuibili a totale carico del Sistema Sanitario Nazionale per la distrofia di Duchenne. La sua efficacia è stata osservata in un studio clinico su
196 pazienti maschi tra i 5 e 15 anni. Dopo 12 settimane in cui avevano iniziato a prenderlo, sono stati notati miglioramenti nella forza muscolare, e stabilità nel mantenerla anche alla fine dello studio. I malati che l’hanno preso sembrano aver perso più tardi la capacità di camminare rispetto ai pazienti cui era stato dato solo un placebo.
